UBS ha condotto un'indagine presso 2500 imprenditori e dirigenti in Svizzera per sapere cosa pensano dell'impatto dei tassi d'interesse negativi sulla loro attività.
Nella classifica di Columbus Consulting, dedicata alla digitalizzazione del settore dei servizi bancari, il Credit Suisse è stato relegato al quarto posto, la colpa è di Revolut.
L'aumento medio delle commissioni bancarie addebitate alla clientela dal 2012 è del 45%. Le banche si giustificano con la digitalizzazione e gli interessi negativi.
Il ramo Asset Management della Banca Cantonale di Zurigo, annuncia una collaborazione con la Banca Cantonale di Vaud per la gestione del fondo di investimento immobiliare.
"Siamo interessati ai vostri soldi", ci dicevano spesso le banche. Questo è ormai un ricordo del passato. Anche se ha messo dei soldi in un conto di risparmio, spesso Le fa guadagnare solo qualche briciola.
Twint, nata nel 2016 dalla fusione delle applicazioni Paymit e Twint, si oppone alla soluzione Apple Pay proposta dal colosso californiano Apple per mantenere il suo monopolio in Svizzera.
Molti contribuenti non pagano le imposte, soprattutto sul versante francofono. Si dice che l'indebitamento sia la causa principale di questi mancati pagamenti. In Svizzera 600'000 persone sono indebitate.
Lei ha deciso di chiedere il Suo primo prestito personale. Che si tratti di finanziare l'auto dei Suoi sogni, di uscire da un momento difficile o di aiutarla ad avviare i Suoi progetti personali.
Oggi viviamo in un'epoca di circostanze senza precedenti e dobbiamo imparare a vivere con tassi negativi. È difficile di essere in chiaro su questo tema, perché può sembrare molto complesso.
La Svizzera ha un sistema previdenziale basato su tre pilastri, ossia il 1° pilastro costituito dall'AVS e dall'AI, il 2° pilastro costituito dalla previdenza professionale e il 3° pilastro.
Ha deciso di fare il grande passo e di diventare proprietario di una casa. Un sogno già realizzato da quasi il 37,5% della popolazione (dato del 2013).
PostFinance dovrebbe essere in grado di concedere crediti e mutui ipotecari a partire dal 1° gennaio 2019. La decisione arriva in un momento in cui la banca incontra grandi difficoltà.
L'anno scorso, i residenti stranieri hanno rappresentato quasi la metà delle domande di prestito presentate a Crédaris, uno dei principali consulenti nel settore del credito.